Ho incontrato gli occhi dell’amore.

Sono profondi profondi e un po’ ti fanno paura.
Sono senza filtri, con la loro semplicità ti guardano dentro senza chiedere il permesso, senza darti il tempo di opporti.
Ti inchiodano con dolcezza, ti colpiscono con tenerezza. Ti possiedono con estrema naturalezza.
Sono gli occhi dell’amore ed io, li ho incontrati. Per ben due volte.

Erano le 16:21 quando ho incontrato i tuoi. Era il pomeriggio della neve a Palermo.
Eravamo spossati, io senza forze e tu stremato dallo starmi accanto.
Ero ricoperta di sangue e tu un po’ bianco.

Erano le 16:21 e ci guardavamo, occhi negli occhi, con le lacrime a farci compagnia. Sul mio petto c’era uno scricciolo piccolo piccolo, leggermente violaceo che rantolava con una vocina flebile.

Con una mano tenevo lei, con l’altra afferravo la tua. Mi aggrappavo ancora una volta a te, a te che sei stato la mia roccia nei momenti in cui pensavo di non farcela.
Ho incontrato per la prima volta i tuoi occhi a ottobre. Io non ti stavo simpatica e tu, invece, mi incuriosivi tantissimo.
Avevi quel sorriso bellissimo che arrivava fino alle pupille, eri impertinente e un po’ sbruffone. Uno di quelli che fa scattare il sesto senso subito sull’attenti.
Sembravi proprio un combinaguai.

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